27 Gennaio 2025

FIPAV Umbria, Giuseppe Lomurno si candida al prossimo Consiglio Federale

E’ ora notizia di pubblico dominio che il nostro Presidente Regionale Giuseppe Lomurno si candiderà per portare la sua grande esperienza nel Consiglio Federale del prossimo quadriennio olimpico.

E’ uscito sul Corriere dell’Umbria della vigilia di Natale l’articolo a firma Luca Mercadini.

Di seguito alcuni passaggi dell’intervista al nostro Presidente alla guida della federazione umbra per sedici anni.

Prima di tutto medico. Poi il resto, dall’impegno politico al mondo dello sport, sua grandissima passione. Senza dimenticare gli anni trascorsi nel volontariato e i tanti hobby di una vita senza mai fermarsi. Giuseppe Lomurno, per tutti Peppino, ha lasciato la sanità ormai da due anni. E’ stato responsabile di Odontoiatria chirurgica e ambulatoriale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia. Docente universitario e odontoiatra, specializzato in Odontostomatologia, ha prestato servizio fin dall’87, quando entrò come specializzando borsista della Clinica Odontoiatrica dell’ex policlinico di Monteluce. Successivamente, ne ha curato il trasferimento presso il nuovo ospedale di Perugia. Tra le figure di riferimento dell’Odontoiatria a Perugia, il professor Lomurno ha collaborato, insieme alla sua equipe, con le strutture complesse ospedaliere per garantire ai pazienti ricoverati la bonifica dentaria prima di delicati interventi chirurgici come ad esempio quelli di cardiochirurgia. L’Odontoiatria dell’Ospedale di Perugia, di secondo livello, eroga prestazioni pubbliche a pazienti fragili, oncoematologici e traumatologici. Il professor Lomurno ha favorito collaborazioni di alta specializzazione per la cura di pazienti affetti da emofilia.

Che ricordi ha della sua vita in ospedale?

Un ’esperienza bellissima. Come nello sport ho lavorato tantissimo con i ragazzi e ho contribuito alla loro crescita e formazione per 30 anni. Molti miei studenti sono oggi colleghi importanti. Ho ricordi straordinari del professor Sergio De Biase, del professor Ruggero Rossi che è stato mio direttore nella scuola di specializzazione in medicina dello sport. E altri ancora, ma la lista sarebbe lunghissima e rischio di dimenticare qualcuno. Sono stato relatore in tantissime tesi di laurea nel mio ruolo di docente universitario di chirurgia orale, mi sono occupato di disabilità odontoiatrica. Per 30 sono stato consulente in materia della Legione carabinieri dell’Umbria. E potrei continuare a lungo. – Ora è direttore sanitario della Rsa Andrea Rossi di Assisi. Cerco di dare il mio contributo di esperienza in una struttura di 56 posti letto che è un fiore all’occhiello del comune di Assisi. Sto vicino a persone con grandi problematiche, anziani con gravi patologie di disabilità. Ringrazio il presidente Giorgio Buini e il cda che mi hanno dato questa possibilità.

Dalla sanità allo sport dove ricopre l’incarico di presidente regionale della federazione volley. Come è nata la sua passione per questo sport?

Per stare dietro a mia moglie. Eravamo nel 1990 e lei allenava il Pierantonio. Io mi fermavo a vedere partite e allenamenti fino a mezzanotte. C’era ancora il cambio palla, pensate un po’. Poi ho seguito la grande Sirio di Iacone e Orabona come consulente medico ai tempi di Gioli, Mirka Francia, Aghero e moltre altre campionesse. Il mitico Barbolini era il coach, una squadra che vinse tutto. Ma ricordo anche la Rpa di Sciurpa e qualche indimenticabile trasferta in Russia fino a Belgorod.

E siamo all’elezione di presidente Fipav. Come è avvenuta?

Mi hanno coinvolto Domenico Guiducci e altri. Spinse molto anche Carlo Magri che era il presidente nazionale. Una carica che ricopro dal 2008 sono al quarto mandato e penso che sarà l’ultimo, perché mi candiderò al consiglio federale (il massimo organismo della Fipav nazionale) per il quadriennio olimpico 2024-28. – Nel frattempo esplode il fenomeno Sir che lei già seguivo dai tempi di Bastia. Certo, non potevo immaginare che arrivasse in cima al mondo anche se il presidente Sirci è stato determinatissimo da sempre. Il club dà prestigio e lustro a tutto il movimento come in campo femminile fa la Bartoccini, ma la mia attenzione è però focalizzata su tutte le società. I miei 16 anni di presidenza sono stati dedicati ai club e mi hanno aiutato a crescere. Sono le società il motore del movimento pallavolistico regionale, con passione e tanto volontariato. In Umbria abbiamo numeri fantastici: 500 allenatori, 10 arbitri in serie A, uno internazionale, 7000 tesserati tra giocatori e dirigenti senza dimenticare gli eventi di respiro internazionale che abbiamo ospitato, dalla Vnl femminile all’Europeo maschile nel 2023.

E poi l’impegno politico che parte da lontano, vero?

Sono stato eletto consigliere comunale di Perugia nel 2004 con Renato Locchi sindaco e fino al 2009 sono stato presidente della commissione urabanistica. Nella legislatura successiva, 2009- 2014 sono stato assessore allo sviluppo economico, turismo, aeroporto e progetti europei con Boccali primo cittadino. Ricordo i primi voli con Londra, Tirana e Barcellona, la grande visibilità turistica della città e l’ottimo rapporto con il mondo dell’imprenditoria e del commercio. – L’impegno in Palestina? Un ’esperienza bellissima. Tutto è nato durante un corso di formazione medica in quel Paese nell’ambito di un progetto internazionale dell’Istituto Superiore di Sanità. Per un periodo ho fatto il medico volontario in un orfanotrofio di Betlemme. Un progetto internazionale dell’istituto superiore di sanità che mi ha coinvolto: volevo fare qualcosa per gli altri. – Ma ci sono anche gli hobby nella vita di Lomurno: il mondo del vino è una grande passione. Sono stato consigliere nazionale e ora ambasciatore dell’associazione Città del Vino che ha sede a Siena ed è nata 1987 dopo lo scandalo del metanolo. Si tratta di una rete di Comuni a vocazione vitinvinicola depositari di almeno una Dop e Igp. Promuove la valorizzazione delle città che hanno cultura, tradizione e storia legata al vino.

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